STATUTI
Il codice che accoglie le più antiche disposizioni legislative emanate dal comune di Rosignano, rilegato in assi e pelle con borchie in ottone disposte simmetricamente sulle due facce: in esso le disposizioni non sono rilegate in ordine cronologico, hanno inizio dal 1488, quando Rosignano era un officialato retto da un notaio inviato da Firenze che vi esercitava la giurisdizione civile e la bassa giurisdizione criminale per il Vicario, fino al 1584 ; di seguito troviamo trascritto un corpus di norme datato 1427. Possiamo quasi sicuramente affermare che il testo è una copia [1] di quello o conservato all'Archivio di Stato di Firenze [2] . Al termine del corpo statutario sono state annotate delle memorie, a partire dal 6 dicembre 1665, riguardanti controversie, richieste presentate a Sua Altezza Reale ed episodi particolari come per esempio la visita di S.A.R. Ferdinando III alla podesteria di Rosignano avvenuta l'11 marzo 1817. Le memorie si concludono il ventiquattro ottobre 1900 con un commiato per la morte del Re Umberto I. Di seguito troviamo una relazione del commendatore Pietro Nencini incaricato, dalla comunità di fare confezionare la bandiera con lo stemma comunale nel 1925, il riconoscimento dello stemma civico e la sua iscrizione nel Libro Araldico degli Enti Morali nel 1927, una copia del 1959 dello stemma di Vada e dello Statuto di Gabbro entrambi forniti dall'Archivio di Stato di Firenze.
[1] ASCRM, Statuti, 9, c.153. [2] ASFi, Statuti delle comunità soggette, n°731.
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Codice rilegato in assi e pelle con borchie in ottone disposte simmetricamente sulle due facce. 35 cc. membranacee. |