IMPOSIZIONE A ESTIMO (1778-1800)

I comuni del Distretto fiorentino erano sottoposti all'imposi­ zione, definita "estimo" che gravava sia sui redditi dei beni immobili sia sui proventi di arti o commerci. Dal 1551 era infatti stata istituita una "tassa universale" ripartita tra i Comuni sulla base dei loro Estimi. Nell'archivio di Bibbona sono conservati alcuni dazzaioli per la riscossione di questa tassa dal 1778 al 1800. Questi documenti sono cuciti insieme in un' unica filza con altri dazzaioli relativi ad anni e tasse diverse: ['"Imposizione della contribuzione di guerra richiesta nella Provincia pisana dal Comando militare francese", la tassa sui livelli e vendite dei beni (1786-87),la tassa del macinato (1786,1790).un "Libretto dei terratici" ( 1791 )."Quaderni di fide, tanto paesane che forestiere, dei bestiami fidati nei terreni della Comunità di Bibbona" ( 1789-92) e infine alcuni dazzaioli della tassa del sale di Bibbona ( 1756- 58 e 1783-85) e della Colonia di Cecina (1778-79.1787). Per stabilire l'imponibile per i vari contribuenti si dovevano compie­ re varie operazioni che andavano dalla denuncia (portata) dei cittadini riguardo ai loro beni e alle loro attività, alla raccolta dei dati e alla loro sistematizzazione in registri catastali, alla deter­ minazione dei redditi e di conseguenza dell'imposta. Tutto questo meccanismo, compatibilmente con i documenti rimastici, può fornire un quadro dettagliato della condizione sociale degli abitanti del Comune, delle loro attività lavorative e della loro dislocazione sul territorio

Filza n. 9

Fondazione Cassa di Risparmio di VolterraMicrostoria