UFFICIALATO
L'organizzazione giudiziaria nello Stato fiorentino prevedeva la divisione del territorio in "vicariati" i quali erano a loro volta suddivisi in "podesterie". All'interno di ogni circoscrizione vicariale le competenze relative all'ordine pubblico e all'ammi nistrazione della giustizia criminale rimanevano al "vicario" mentre l'amministrazione della giustizia ci vile veniva delegata ai "podestà" residenti nei comuni maggiori del vicariato. Per i comuni più piccoli o più isolati, per ovviare alle tante difficoltà di trasferimento degli abitanti, venivano nominati degli "ufficiali" in rappresentanza dell'autorità podestarile. N ei territori di confine furono istituiti più o meno con le medesime funzioni dei "vicariati", i "Capitanati". Così avvenne a Pictrasanta e così, per quanto riguarda il territorio bibbonese a Campiglia. Il Capitano di Campiglia era di nomina granducale e per meglio controllare il territorio affidatogli. a sua volta, nominava degli "Ufficiali" che amministravano la giustizia dislocati, stabilmente o periodicamente. nelle varie comunità. Bibbona era appunto sede di Ufficialato dipendente da Campiglia. Presso l'archivio comunale sono conservati gli atti civili dei notai che ricoprivano tale carica, a partire dal 1468, e con più continuità, dal secolo XVI e XVII. L'ultima filza è del 1736. Con la costruzione del Marchesato Ginori nel 1743 venne abolita la giurisdizione podestarile e con il 1772 venne istituito il Vicariato.